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Candido Portinari nasce in una fazenda di caffè, a Brodowski, nello Stato di San Paolo, il 30 dicembre. I suoi genitori erano gli immigrati italiani Battista Portinari e Domenica Torquato, che hanno avuto 12 figli.
“Sono nato in una fazenda di caffè. I miei genitori lavoravano la terra… Si sono trasferiti dalla Fazenda Santa Rosa alla stazione di Brodowski – dove ancora non vi era un insediamento di persone; all’epoca avevo circa due anni.
Ci vivevano, oltre ai miei genitori, la mia nonna paterna, uno zio e una zia, entrambi fratelli di mio padre. Mi ricordo vagamente la casa e il capannone; c’era una camera piena di cocomeri e di scatole di vino di Porto. Nelle scatole c’era sempre una sorpresa. Mi ha reso molto felice trovarci una volta un coltellino con manico di madreperla”.
Famiglia Portinari
(Parigi, 29 novembre 1957)
Il piccolo Portinari inizia a disegnare.
Partecipa, durante vari mesi, ai lavori di restauro della Chiesa di Brodowski, aiutando i pittori italiani a dipingere le stelle. Più tardi, aiuta uno scultore specializzato nell’esecuzione di angeli.
“Il vicario João Rulli voleva far costruire un portone, ma lui e gli artisti non si capivano. Presi un pezzo di carta e disegnai il portone. Il prete mi guardò e mi disse: – Domani arriverà l’addetto alla decorazione della facciata della nuova chiesa. Tu devi osservarlo ed apprendere. Lo scultore era Ricardo Luini. […] Quando finì, mi dette una moneta da duemila réis e un viaggio a Ribeirão Preto. Era una persona eccezionale”.
(Retalhos de minha vida de infância)
Ritratto di Carlos Gomes
Portinari realizza a lapis un ritratto del compositore Carlos Gomes. La famiglia conserva il disegno.
Si reca a Rio de Janeiro. Fa lezioni di disegno al Liceo Artistico e Artigianale. Si iscrive alla Scuola Nazionale di Belle Arti, presso la quale studia disegno e pittura. I suoi professori furono Rodolfo Amoedo, Batista da Costa, Lucílio Albuquerque e Carlos Chambelland.
“Più la ripartenza era vicina e più aumentava l’angoscia. Guardavo per terra, le piante, gli animali, gli uccelli e quella luce… Sembrava che non avrei mai più rivisto tutto ciò che era parte di me.
Quante lacrime ho versato di nascosto. Ho guardato e riguardato mille volte ogni angolo. Sentivo nostalgia incontrollata di ciò che mi lasciavo alle spalle. […] Cercavo di riare per non essere tradito dall’emozione. In casa di mia nonna dicevo due parole e me ne uscivo sconfitto poiché non era possibile. Tornavo a casa, parlavo con mia madre e non ero in grado di dire parole. Non potevo salutarla. Preferivo non andarmene ma dovevo, ero in città. Il sole, la luna, le stelle, le acque del fiume, il vento, tutto sarebbe rimasto là ed io avrei trovato solamente il buio.”
Parigi, settembre 1958.
Viene realizzata a San Paolo la Settimana di Arte Moderna. Portinari non vi partecipa. Espone, per la prima volta, al Salone della Scuola di Belle Arti.
Portinari manda al Salone della Scuola di Belle Arti il ritratto dello scultore Paolo Mazzucchelli, ricevendo tre premi, tra cui la medaglia di bronzo del Salone.
Partecipa al Salone Nazionale di Belle Arti con il quadro Baile na Roça, opera con tematica brasiliana, ma viene rifiutato dalla giuria.
Ottiene la piccola medaglia d’argento al Salone, nel quale espone due ritratti.
Portinari riceve la grande medaglia d’argento.
Portinari ritrae Olegário
Con il ritratto del poeta Olegário Mariano vince il premio di Viaggio all’Estero.
Prima di partire, fa la sua prima esposizione individuale, con 25 ritratti, a iniziativa dell’Associazione degli Artisti Brasiliani. Parte per l’Europa. Va in Italia, in Inghilterra, in Spagna e si ferma a Parigi. “Ho iniziato a lavorare, ma nella mia camera, poiché ancora non posso permettermi un atelier. Ma non sono triste perché non sto perdendo tempo: la mattina vado al Louvre, il pomeriggio studio. Non ho intenzione di dipingere quadri per il momento.
Imparo di più guardando un’opera di Tiziano o di Raffaele che guardando tutto il Salone Autunnale”.
(Lettera all’amico Olegário Mariano)
Va tutti i giorni ai musei, scopre la pittura moderna della Scuola di Parigi, discute d’arte nei caffè e non ha quasi tempo per dipingere. Conosce e sposa Maria Martinelli, giovane uruguaiana di 19 anni radicata con la famiglia a Parigi.
Portinari e Maria Martinelli
Sente la nostalgia di Brodowski e scrive al Brasile: “Da qua vedo meglio la mia terra – vedo meglio com’è Brodowski. Qui non ho voglia di far niente. Dipingo Palaninho, dipingo quella gente con quei vestiti e con quei colori. Quando ho iniziato a dipingere, sentivo che avrei dovuto dipingere la mia gente e ho dipinto Baile na Roça. (…) Il paesaggio dove abbiamo giocato per la prima volta non ci abbandonerà mai e quando tornerà voglio provare a dipingere la mia terra…”
Portinari e Maria ritornano a Rio de Janeiro e lui inizia a lavorare in ritmo intenso. Partecipa alla commissione destinata a promuovere la ristrutturazione del Salone Nazionale di Belle Arti, al quale gli artisti moderni sono ammessi per la prima volta. Portinari viene invitato dall’allora direttore della Scuola Nazionale di Belle Arti, l’architetto Lúcio Costa, a far parte della commissione organizzatrice del Salone. Lo stesso anno, Portinari presenta 17 opere.
Espone individualmente al Palace Hotel. Questa volta presenta opere con tematica brasiliana – scene d’infanzia, il circo, la ciranda.
Realizza un’altra esposizione individuale nello stesso luogo.
O Mestiço
Portinari dipinge Despejados, opera di tematica sociale. Intellettuali iniziano ad identificare in Portinari il vero rappresentante plástico del modernismo brasiliano. La sua tela O Mestiço viene acquistata dalla Pinacoteca dello Stato di San Paolo, la prima istituzione pubblica ad includere un’opera di Portinari nella propria collezione.
“La pittura moderna tende francamente verso la pittura murale. Con ciò non voglio affermare che il quadro sul cavalletto perderà valore, poiché la maniera di realizzarlo non importa. In Messico e negli Stati Uniti questa tendenza è già una realtà e in altri paesi si nota lo stesso movimento, che imporrà alla pittura il sentimento di massa.”
(Intervista a Portinari sul Diário de São Paulo, del 21 novembre 1934)
A luglio viene assunto come professore di Pittura Murale e su Cavalletto all’Universidade do Distrito Federal, a Rio de Janeiro. Partecipa all’Esposizione Internazionale dell’Istituto Carnegie, negli Stati Uniti, insieme a pittori di 21 paesi, e riceve la Seconda Menzione d’Onore con la tela Café. Tale opera viene acquistata già prima della premiazione dal Ministro dell’Istruzione Gustavo Capanema, per il Museo di Belle Arti.
Café
Portinari dipinge il suo primo murale per il Monumento Stradale dell’Autostrada Rio de Janeiro – San Paolo, con dimensioni di 0,96m x 7,68m. Il Ministro Gustavo Capanema lo invita a lavorare all’edificio che verrà costruito per il Ministero dell’Istruzione.
Con l’intenzione di dedicarsi agli studi per gli affreschi del Ministero, Portinari riceve la collaborazione di alcuni alunni dell’Universidade do Distrito Federal. Enrico Bianco, giovane pittore italiano appena arrivato in Brasile, viene presentato a Portinari, che lo invita a lavorare al Ministero.
Quest’anno è segnato dalla realizzazione dei lavori al Ministero dell’Istruzione.
“Non esisteva in Brasile un dipinto murale a carattere nazionale, legato ai temi storici della nostra formazione etnica o della vita economica e sociale del paese. Portinari sta attualmente realizzando tale opera per il nuovo edificio del Ministero dell’Istruzione”.
(Antônio Bento al giornale A Tarde, 2 aprile 1937)
Portinari e suo figlio João Candido
Nasce il suo unico figlio, João Candido, a gennaio. Realizza tre pannelli per il Padiglione Brasiliano dell’Esposizione Universale di New York: Jangadas do Nordeste, Cena Gaúcha e Festa de São João. Il Museum of Modern Art di New York acquista il quadro O Morro, che René Huyghe, direttore del Museo del Louvre, aveva consigliato a Portinati di non presentare. A novembre espone 269 opere al Museo Nazionale di Belle Arti. L’Universidade do Distrito Federal viene chiusa.
Portinari partecipa all’Esposizione di Arte Latino Americana al Riverside Museum di New York. Espone con enorme successo a Detroit e al Museum of Modern Art a di New York. La University of Chicago Press pubblica Portinari, His Life and Art, il primo libro sull’artista, con prefazione di Rockwell Kent e Josias Leão. Portinari illustra A Mulher Ausente, di Adalgisa Nery.
L’artista con la moglie e il figlio
A Brodowski, nella casa dei genitori, Portinari inizia a dipingere una cappella per sua nonna, che, malata, non riusciva più ad andare in chiesa.
Trascorre diversi mesi negli Stati Uniti, dove dipinge quattro affreschi per la Fondazione Ispanica della Biblioteca del Congresso, a Washington D.C.. Conosce la tela Guernica, di Pablo Picasso, che lo impressiona profondamente. Illustra il libro per bambini Maria Rosa, dell’autrice statunitense Vera Kesley.
Su richiesta di Assis Chateaubriand, dipinge una serie di murali per la Radio Tupi di Rio de Janeiro, ispirati dalla musica popolare brasiliana. Realizza una nuova esposizione individuale al Museo Nazionale di Belle Arti. Illustra Memorie Postume di Brás Cubas, di Machado de Assis.
Riguardo alla serie Os Músicos, Assis Chateaubriand commenta: “La grandezza e le miserie del Brasile, la sua sensibilità, le sue tragedie segrete, la contro rivolta oscura delle sue classi malcapitate, la frenesia della samba, delle percussioni, il disordine del frevo, la malinconia senza asprezza dei neri e dei mulatti, […] e il suonatore del flauto, in tutta questa commedia umana la tavolozza di Portinari versa colori immortali […]”.
Dipinge tre pannelli per la Cappella Mayrink, a Rio de Janeiro. Termina di realizzare un ciclo biblico che Assis Chateaubriand acquista e porta alla Radio Tupi di San Paolo, in cui l’influenza di Guernica di Picasso è visibile. Lavora su due pannelli della serie Retirante. Dipinge un murale a tessere sulla vita di San sco d’Assisi per la Cappella di Pampulha a Belo Horizonte, nello Stato di Minas Gerais.
Portinari perde il suo grande amico Mário de Andrade. Realizza la Via Sacra per la Cappella di Pampulha. Aderisce al Partito Comunista, ritenendo che l’organizzazione, nonostante fosse clandestina, potesse essere l’opportunità di lottare contro la dittatura, in favore dell’amnistia e delle elezioni. Nomi di grande prestigio sociale si uniscono allo stesso partito. Candidatosi a Deputato Federale per lo Stato di San Paolo, Portinari perde le elezioni. Il Partito Comunista Brasiliano riesce comunque ad eleggere un Senatore, Luiz Carlos Prestes, e 14 deputati.
Espone i suoi quadri e i suoi disegni delle serie Retirante e Meninos de Brodósqui alla Galleria Charpentier di Parigi. Riceve la Légion d’Honneur dal Governo se.
Candidatosi a Senatore per il Partito Comunista per lo Stato di San Paolo, perde per un piccolo margine di voti, il che pone in discussione la trasparenza del seggio. Si reca a Buenos Aires, dove realizza un’esposizione individuale, che presenta poi anche a Montevideo, al Salone della Commissione Nazionale di Belle arti dell’Uruguay.
Opera della serie Meninos de Brodósqui
Dipinge a Montevideo, a tempera, il grande pannello A Primeira Missa no Brasil, per la Banca Boavista di Rio de Janeiro. Illustra L’Alienista di Machado de Assis. A fine anno, Portinari realizza una retrospettiva al Masp (Museo d’Arte di San Paolo), museo al quale Assis Chateaubriand dona le opere Enterro na Rede, Criança Morta e Retirantes.
Dipinge il murale Tiradentes per il Liceo di Cataguases. Nonostante l’invito, non riesce a partecipare alla Conferenza Culturale e Scientifica per la Pace Mondiale a New York poiché non gli viene concesso il visto.
Si reca in Itália a febbraio e visita Chiampo, terra natale del padre. Espone sei opere alla XXV Biennale di Venezia. Riceve la Medaglia d’Oro della Pace del II Congresso Mondiale dei Sostenitori della Pace a Varsavia per il pannello Tiradentes.
Partecipa con una sala speciale alla 1° Biennale di San Paolo. La Biennale dispone di più di duemila opere di pittura, scultura, architettura ed incisioni di artisti di 19 paesi. In Italia è lanciata la monografia Portinari, organizzata e presentata da Eugenio Luraghi (ed. Della Mondione, Milano).
Dipinge per il Banco da Bahia, a Salvador, il murale A Chegada da Família Real Portuguesa à Bahia. Con illustrazioni di Portinari, il seminario O Cruzeiro pubblica il romanzo Cangaceiros, de José Lins do Rego. Dipinge un insieme di opere sacre per la Chiesa Matrice di Batatais, piccola città vicina a Brodowski, nello Stato di San Paolo.
È inaugurata la decorazione della Chiesa di Batatais. Viene realizzata la Via Sacra per integrare l’insieme delle opere. Inizia a dimostrare un problema grave di salute in conseguenza dell’intossicazione dai colori. Espone più di cento opere al Museu de Arte Moderna do Rio de Janeiro.
Pannelli Guerra e Paz.
Partecipa con altri 140 artisti di 15 paesi all’esposizione organizzata dal Comitato di Cooperazione Culturale con i Paesi Esteri, a Varsavia, che ha come tema principale la lotta dei popoli per la pace. Realizza anche un pannello dedicato ai Fondatori dello Stato di San Paolo per giornale O Estado de São Paulo. Espone ancora una volta al Museo d’Arte di San Paolo. Partecipa alla III Biennale di San Paolo, con una sala speciale. Con i sintomi dell’intossicazione sempre più presenti, gli viene impedito temporaneamente dai medici di dipingere. “Mi hanno impedito di vivere”, si lamenta.
Partecipa alla III Biennale di San Paolo, occupando ancora una volta una sala speciale. L’International Fine Arts Council di New York gli conferisce una medaglia come pittore dell’anno. Illustra il romanzo Il Bosco, di Ferreira de Castro. A ottobre, è inaugurato il pannello O Descobrimento do Brasil, commissionato dal Banco Português do Brasil, a Rio de Janeiro.
Si reca in Italia e a Israele e realizza esposizioni nei musei di Tel Aviv, di Haifa e di Ein Harod. I pannelli Guerra e Pace sono presentati al Teatro Municipale di Rio de Janeiro. Riceve il premio Guggenheim’s National Award dalla Fondazione Guggenheim di New York. Il Museu de Arte Moderna do Rio de Janeiro pubblica il libro Retrato de Portinari, di Antonio Callado.
La Maison de la Pensée a Parigi presenta un’esposizione individuale di Portinari con 136 opere, promossa dall’Ambasciata Brasiliana. Espone anche al Museo di Monaco di Baviera. I pennelli Guerra e Paz sono inaugurati alla sede dell’ONU. Riceve l’Hallmark Art Award di New York. Solomon Guggenheim espone Mulheres Chorando, uno dei grandi studi preliminari per il pannello Guerra. A fine anno, Portinari inizia a scrivere le proprie memorie: Retalhos da Minha Vida de Infância.
“Erano belle le mattine fredde all’epoca della raccolta del caffè e delizioso era il canto delle carrozze trainate dai buoi che ne trasportavano o sacchi. Quante volte ci addormentavamo sulle bucce. La luce del sole pareva più viva.”
“Era solamente per noi la strada che si estendeva fuori dalla carrozza lenta. Dormivamo pieni di felicità. Sognavamo sempre, dormendo o no. La nostra immaginazione volava per il firmamento. Fantasie forgiate guardando le nuvole bianche, più bianche della neve. Tutto si muoveva intorno a noi come per magia. Bellissimi erano i cariamidi, i ralli e gli armadilli. Quando vedevamo un buco per terra, sapevamo a quale animale apparteneva. Conoscevamo anche la maggior parte degli alberi e degli arbusti, conoscevamo i loro impieghi per curare le malattie. Le piogge, l’arco baleno, le nuvole, le stelle, la luna, il vento e il sole ci erano familiari. Il contatto con gli elementi modellava la nostra immaginazione e ci riempiva il cuore di tenerezza e di speranza.”
Espone, inaugurando la Galleria del Libraio, a Bologna le opere aventi come tematica Israele, le quali in seguito espone anche a Lima e a Buenos Aires. È ospite d’onore con sala speciale alla I Biennale del Messico. Al ritorno di un viaggio in Europa dichiara l’intenzione di are a dedicarsi alla poesia. Viene invitato a ricevere la Stella d’Oro a Bruxelles. Suo padre, Battista, muore a Rio de Janeiro.
Espone alla Galleria Wildenstein a New York e al Museo Nazionale delle Belle Arti a Buenos Aires. Su richiesta della Librairie Gallimard, realizza 12 illustrazioni a colori per Il Potere e la Gloria, romanzo di Graham Greene. Illustra anche, con 30 incisioni, Menino de Engenho, de José Lins do Rego. Dipinge il murale Inconfidência Mineira per il Banco Hipotecário e Agrícola de Minas Gerais S/A, di Rio de Janeiro.
Alla V Biennale di San Paolo, espone 130 opere.
Dopo 30 anni di matrimonio, Portinari si separa da Maria che, avendo assunto molto più che il ruolo di consorte, lo aiutava soprattutto nei problemi della quotidianità, permettendogli di essere più libero per dedicare più tempo al suo lavoro. Anche separati, Maria continua ad assisterlo. Per la Librairie Gallimard illustra i romanzi Terre Promisse e Rose de September, di André Maurois. Realizza cinque pannelli per il Banco de Boston de São Paulo: Os Bandeirantes, Fundação de São Paulo, Colheita de Café, Transporte do Café e Industrialização.
Espone individualmente in Cecoslovacchia, a San Paolo e alla Galeria Bonino a Rio de Janeiro. Viene invitato a partecipare della giuria della II Biennale del Messico.
Un’esposizione di fotografie di varie sue opere viene realizzata a Mosca. Nasce sua nipote Denise. Felice per la nascita della nipotina, dichiara: “Mia figlia mi libererà dalla solitudine”.
Va per l’ultima volta in Europa. Incontra suo figlio João Candido a Parigi, rivede amici e luoghi che molto lo emozionavano. La sua salute si mostra sempre più scossa dalla malattia che lo attaccava ormai da anni.
Insieme all’amico Eugenio Luraghi, organizza l’esposizione per l’anno successivo a Milano. A luglio, la Galeria Bonino, a Rio de Janeiro, presenta l’ultima esposizione dell’artista in vita.
Coinvolto nelle attività per l’esposizione di Milano, trascura una volta per tutte la propria salute. Muore il 6 febbraio all’Ospedale São José, a Rio de Janeiro. Il funerale si tiene al Ministero dell’Istruzione, da dove parte il feretro seguito da una grande folla.
“Quando il feretro do Portinari è partito dal Ministero, la mattina dell’8, sulla macchina dei Pompieri, dagli edifici de vetro, dal terrazzo del Palazzo del Ministero dell’Istruzione, dalle edicole, dai caffè improvvisamente in silenzio dinanzi alla marcia funebre e all’Inno Nazionale, si voltavano verso Portinari migliaia di volti fraterni. Migliaia delle sue anonime creature portavano il loro addio al pittore, guardavano per l’ultima volta il chiaro e sottile mago che per sempre si era imprigionato tra i rombi di luce e i fasci di colori. Come se nello specchio offuscato della vita dell’artista bruciasse in un ultimo bagliore tutto ciò che aveva riflettuto durante la vita”.
(Antônio Callado)
Viene realizzata l’esposizione di Candido Portinari, con 201 opere, nella Sala delle Cariatini di Palazzo Reale a Milano.
La Livraria José Olympio Editora, pubblica il libro Poemas de Portinari.
L’antica residenza dell’artista a Brodowski si trasforma nel Museu Casa de Portinari. Il Museo d’Arte di San Paolo presenta l’esposizione Cem Obras-Primas de Portinari.
Si svolge nel Museo Nazionale di Belle Arti un’esposizione commemorativa per i dieci anni dalla morte di Portinari.
Viene realizzata nel Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra un’esposizione di 42 opere di Portinari, occasione durante la quale sono lanciati quattro francobolli celebrativi che riproducono dettagli dei pannelli Guerra e Paz. Il pannello Tiradentes viene esposto al Museo d’Arte di San Paolo e al Ministero dell’Istruzione a Rio de Janeiro.
Viene svolta al Museo Nazionale di Belle Arti, a Rio de Janeiro, l’esposizione Portinari Desenhista, che riunisce 71 opere.
Viene realizzata al Museo d’Arte di San Paolo l’esposizione Portinari Desenhista, con 71 opere.
Viene creato il Progetto Portinari, con sede alla Pontificia Università Cattolica di Rio de Janeiro e con alla sua guida João Candido, figlio dell’artista, con l’obiettivo di documentare non solo l’opera completa del pittore ma anche la sua eredità culturale.
Si svolge a Rio de Janeiro l’esposizione 25 Anos Sem Portinari, con 50 opere.
Viene realizzata al Jockey Club Brasiliano di Rio de Janeiro l’esposizione Portinari 90 Anos, con 80 opere.
Vengono svolte al Museo d’Arte Moderna di San Paolo le esposizioni Portinari Leitor e Portinari Imagens do Brasil.
Si svolge al Museo d’Arte di San Paolo l’esposizione Retrospectiva, con oltre 200 opere.
Centenario dell’artista.
Celebrazione dei 50 anni del pannello Guerra e Paz. Il figlio dell’artista, João Candido, partecipa alla cerimonia alla sede dell’ONU a New York.
Il Museo d’Arte di San Paolo inaugura l’esposizione Portinari: As Séries Bíblicas e Retirantes.
Si celebrano il 14 marzo i 40 anni del Museu Casa de Portinari a Brodowski.
Con la ristrutturazione della sede dell’ONU, il Progetto Portinari porta i pannelli Guerra e Paz in Brasile per farli restaurare.
Appena arrivate in Brasile, le opere sono esposte al Teatro Municipale di Rio de Janeiro. L’evento riunisce più di 44 mila persone in 12 giorni. In seguito, i pannelli vengono restaurati in un atelier aperto al Palácio Gustavo Capanema, sede del Ministero della Cultura a Rio de Janeiro.
Dopo il restauro, i murali vengono presentati al Memorial da América Latina, a San Paolo, da febbraio a maggio, occasione durante la quale sono stati visitati da oltre 100 mila persone.
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